Gli inizi di Riina

U' Curtu

Dalla morte del padre all'assoluzione di Bari

La storia di Totò Riina non inizia con le stragi, né con il potere assoluto esercitato su Cosa Nostra. Inizia molto prima, in un paese della Sicilia profonda, con la morte violenta del padre e del fratello maggiore, uccisi dall'esplosione di una bomba mentre lavoravano nei campi. È da quel momento che prende forma un percorso segnato dalla miseria, dalla rabbia e da una precoce familiarità con la violenza.

Questa pagina ripercorre, in ordine cronologico, gli anni della formazione criminale di Riina: l'ingresso giovanissimo nella mafia corleonese, il legame con Luciano Liggio, le prime condanne, la latitanza e l'ascesa silenziosa che precede la conquista del vertice di Cosa Nostra. Un periodo spesso raccontato in modo frammentario, ma decisivo per comprendere il metodo, la spietatezza e la strategia che caratterizzeranno il suo potere negli anni successivi.

Il racconto si chiude con l'assoluzione nel processo di Bari, un passaggio giudiziario poco noto ma fondamentale per leggere il rapporto tra Riina e lo Stato negli anni Cinquanta e Sessanta. Un'assoluzione che non cancella i sospetti, ma che contribuisce a spiegare come Totò Riina abbia potuto consolidare la propria posizione, muovendosi tra ombre, silenzi e falle investigative.

Un viaggio documentato tra atti giudiziari, ricostruzioni storiche e testimonianze, per capire come nasce uno dei criminali più potenti e sanguinari della storia italiana, prima che il suo nome diventi sinonimo di stragi, terrore e dominio assoluto.